Frasi sul Razzismo

Con grande orgoglio vi forniamo le migliori frasi contro il razzismo, aforismi originali e citazioni celebri di Nelson Mandela, Martin Luther King e Bob Marley per dire no al razzismo e contrastare così questa assurdità che va avanti, purtroppo, da tempo immemore.

Esistono molteplici forme di razzismo, come quello sessuale, quello religioso, quello che riguarda semplicemente il colore della pelle, o quello verso chi è meno fortunato di noi, ma tutto viene originato da una sola causa, nonché l’errata affermazione che ruota attorno a quell’ unico concetto di diversità. Ma chi è in realtà il diverso? Cosa ci hanno insegnati i grandi maestri del passato che hanno lottato per rendere l’antirazzismo una forma di filosofia di vita? Andiamo a scoprirlo dando uno sguardo a quelle che sono le citazioni di alcuni grandi con un piccolo approfondimento e suggerendo anche frasi originali che alla medesima maniera ne esprimono il concetto.

Frasi originali per dire no al razzismo

Come spiegare ad un bambino cosa è il razzismo? Ma soprattutto: come lanciare un messaggio positivo per far capire invece ad un adulto essere pensante che in fin dei conti non c’è nulla di diverso tra esseri che appartengono alla stessa specie? Ecco a seguire una serie di espressioni e pensieri per comunicare il no contro il razzismo in ogni sua forma:

  • Dove sta scritto che un essere umano debba essere razzista? Non si nasce razzisti, ma ci si diventa facendo rifermento a vecchi cliché sulla diversità, ma al giorno d’oggi, in un mondo così avanzato come quello in cui viviamo, chi può davvero affermare di essere una razza superiore ad un’altra?
  • La storia ci insegna che le grandi guerre e i peggiori genocidi sono stati attuati dall’essere umano, che in fin dei conti ridotto all’essenza, non aveva nulla di diverso da coloro che ha deciso di uccidere.
  • Lo straniero è semplicemente un tuo simile dal quale hai da apprendere, non un semplice individuo da far divenire vittima della tua stessa discriminazione.
  • Basterebbe anche solo per un momento che tutti pensassimo: “e se ci fossi io dall’altra parte della recinzione? Come mi sentirei?”. Ecco che in questo caso, la risposta vale più di mille parole.
  • E’ anche vero che le radici del razzismo sono da ricercare dentro la stessa storia dell’umanità, ma così come è stato l’uomo a provare ribrezzo verso un suo simile, dovrà essere l’uomo a cambiare opinione ricredendosi, ammettendo per una buona volta di aver fatto un errore a considerare come diverso, chi in realtà è a noi uguale.
  • Si può essere differenti nel tono della voce, nel dialetto, nell’accento, nel professare una religione o nell’avere dei differenti gusti sessuali, ma di fronte al pianto e ai sorrisi, siamo tutti uguali, piangiamo e ridiamo alla stessa maniera, e tutti viviamo sotto un unico cielo.
  • Ai bambini si insegna fin da scuola a non discriminare il compagno di classe disabile; ed è proprio dalle istituzioni che deve partire il giusto messaggio per dire no al razzismo, e la chiave della svolta la rappresentano non a caso i bambini, futuro della nostra società.
  • Non esistono molteplici razze che vivono sotto il medesimo ed immenso cielo, ma esiste solo la razza umana e chi appartiene a questa non può autonomamente definirsi superiore ad un altro.
  • Da cosa nasce il razzismo se non da un senso spudorato si superiorità? Se c’è una cosa che la storia ci insegna, è che finora l’unica razza a prevalere è stata quella umana e basta. L’uomo è grande proprio perché ha reso il mondo vario.
  • Il parlare una lingua differente, il pregare un altro Dio, l’avere tradizioni differenti, sono tutti spunti per avviare una conversazione amichevole con un nostro fratello, e non spunti per discriminarlo perché ci sentiamo superiori. Impariamo ad imparare dagli altri.
  • In un mondo moderno come quello in cui viviamo, si dovrebbe parlare più che altro di integrazione e meno di Vivere in un paese differente dal nostro implica che a prescindere dobbiamo rispettare le loro usanze senza però dimenticare le nostre radici. In cosa risiede il segreto dell’integrazione? Nel rispetto reciproco, elemento essenziale che oggigiorno manca a molti.
  • Cosa ha meno di te il compagno di classe che sfortunatamente è costretto a vivere sulla sedia a rotelle? Il paradosso vuole che vengano sempre bullizzati i più deboli, ma ci pensate che tutti abbiamo un cuore e proviamo dei sentimenti? Cambiare il mondo si può e partendo dalle piccole cose come il tendere la mano ad un fratello meno fortunato di noi.

Frasi celebri contro il razzismo di Nelson Mandela, Martin Luther King e Bob Marley

Ribadita la ragione che sotto a questo cielo siamo tutti uguali e tutti condividiamo le medesime esperienze di vita, non bisogna mai dimenticare ciò che i grandi maestri del passato, come abbiamo preannunciato sopra, hanno fatto per la razza umana lottando ogni giorno della loro vita fino allo sfinimento per mandare alle generazioni un messaggio di pace, di amore e di tolleranza tra i popoli. Alcuni tra questi grandi sono non a caso: Nelson Mandela, Martin Luther King e Bob Marley, e andremo adesso ad analizzare alcune loro citazioni soffermandoci a riflettere.

  • “Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e nient’altro” Martin Luther King

Per riflettere su quanto affermato, basta andare indietro nel tempo e pensare a cosa sono serviti i genocidi di interi popoli, se non ad aumentare l’astio tra di loro portandolo avanti successivamente di generazione in generazione. La violenza aumenta l’odio si legge, per cui un’ipotetica soluzione sarebbe quella di inibire l’essere umano all’uso della violenza, il che è impossibile per natura, ma si può fare un tentativo partendo dai più piccoli e lanciare così un messaggio di fratellanza reciproca dove tutti i problemi si risolvono semplicemente col dialogo.

  • “Nulla al mondo è più pericoloso che un’ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa.” Martin Luther King

Questo secondo pensiero diMartin Luther King ci può servire da spunto per capire che spesso diamo per scontato un qualcosa solo perché lo hanno già fatto altri. Al giorno d’oggi se chiedessimo ai giovani perché si odiano a vicenda o perché bullizzano i più deboli, con buona probabilità non otterremo alcuna risposta degna di nota; la stupidità coscienziosa rappresenta proprio questo: ragiono così perché altri prima di me hanno ragionato così. Si può evadere da questa stupidità solo con un grosso scossone in grado di risvegliare gli animi dei più grandi, oramai con la mente ossidata e annebbiata.

  • “L’amore è l’unica forza capace di trasformare un nemico in amico.” Martin Luther King

A dimostrazione che l’amore poi alla fine dei conti vince su tutto; il grande maestro anche in questo caso vuole farci capire quanto in realtà l’odio non sia altro che l’incapacità di provare amore. Alla violenza non si deve rispondere con la violenza, ne tanto meno con l’indifferenza, ma si deve semplicemente far ricredere il nemico riportandolo sulla retta via. Tendere una mano, esprimere parole di conforto o semplicemente piccoli gesti quotidiani di civiltà, possono riuscire a mutare il pensiero di chiunque, o così si spera.

  • “Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli.” Nelson Mandela

Il pensiero di Nelson Mandela in un certo senso è di base molto semplice; tutti noi nasciamo allo stesso modo, proviamo le medesime sensazioni, piangiamo e ridiamo per le stesse cose e siamo essere in grado di provare amore e compassione. Cosa c’è di differente in due esseri umani? I tratti somatici? L’accento nella maniera in cui si parla? Tutti siamo fratelli e tutti siamo uguali.

  • ““L’istruzione è l’arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo.”Nelson Mandela

In tal senso mai nulla è stato più vero; la formazione di un essere umano avviene nei suoi primi anni di vita e per lo più tra i banchi di scuola, anche se finora non è stato sufficiente trasmettere ai più piccoli un messaggio di pace ed uguaglianza perché spesso poi crescendo si intraprendono strade sbagliate, non bisogna mollare la presa, ma sperare che un giorno saranno i bambini stessi ad in segnarci alla tolleranza.

  • “Detesto il razzismo, perché lo considero come una cosa barbara, sia che provenga da un uomo di colore, sia che provenga da un uomo bianco” Nelson Mandela

In questo pensiero è racchiusa sostanzialmente la sua opinione nei riguardi di chi pensa che qualcuno sia diverso da un altro solo per il colore della pelle, e il fatto che il razzismo venga definito come barbaro, ci fa ancora di più riflettere su quanto il pensiero dell’uomo di oggi debba necessariamente mutare e staccarsi da quella che era l’opinione di anni fa, quando alcune razze si consideravano superiori ad altre.

  • “Emancipatevi dalla schiavitù mentale. Solo noi stessi possiamo liberare la nostra mente.” Bob Marley

Anche nel pensiero di Bob Marley ritorna quello comune a coloro che hanno lottato contro il razzismo, e cioè che l’uomo si è fatto schiavo del pensiero di altri che secoli prima hanno stabilito che alcune razze erano migliori rispetto ad altre. E’ dura lasciar andare un cliché, ma bisogna partire dalle nuove menti per portare avanti un messaggio di pace, ossia dai bambini.

  • “Io ho una sola ambizione. Una cosa mi piacerebbe molto vedere accadere. Mi piacerebbe vedere gli uomini vivere insieme – neri, bianchi, cinesi, tutti – questo è ciò che vorrei.” Bob Marley

Anche in questa affermazione la semplicità è ciò che fa da padrona nelle frasi di Bob Marley; un mondo unificato senza alcuna distinzione di genere, di religione o di cultura lo possiamo immaginare; allora perché non lo possiamo realizzare?

  • “Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra”. Bob Marley

In conclusione una frase effettivamente in grado di far riflettere che riassume in sostanza quello che è poi il fulcro centrale della più nota forma di razzismo, vale a dire la differenza del colore della pelle. Se è vero che è dai bambini che bisogna ripartire, un sentimento di speranza è da rivolgere al futuro, supponendo appunto che in termini di integrazione e tolleranza, almeno le nuove generazioni sappiano esprimersi in maniera giusta e rispettosa, gli uni con gli altri.