Frasi Festa della Repubblica 2024

Le nostre frasi d’auguri originali vedranno oggi protagonista il 2 giugno 2024, giorno dell’anno in cui ricorre la Festa della Repubblica Italiana, proclamata nel 1949 come festa nazionale. È stato infatti proprio in questa data storica che nel 1946 si è svolto il referendum istituzionale con il quale gli italiani sono stati chiamati a compiere l’importante scelta relativa a quale forma di stato dare al paese. Nella scelta tra monarchia e repubblica, vinse la Repubblica con 12 717 923 voti a favore e 10 719 284 contro; dopo ottantacinque anni di regno, la Corte di Cassazione dichiarò la fine della monarchia, e nasceva così la Repubblica Italiana.

La centralità di questo referendum per la storia del nostro paese è indubbia e a ben vedere non si riduce alla sola nascita della Repubblica Italiana: si è trattato infatti del primo referendum in assoluto svoltosi secondo le regole del suffragio universale. Hanno infatti preso parte alla votazione tutti i cittadini italiani maggiorenni, ivi comprese le donne – fino ad allora storicamente escluse dalla vita politica, e non solo, del paese –. La preferenza espressa dagli italiani per la forma di stato repubblicana è dunque il risultato di un’indagine a tutto tondo, che ha visto coinvolta per la prima volta società italiana nel suo insieme.

Si tratta sicuramente di un motivo in più per riconoscere il grande valore che rappresenta questa giornata per tutti i cittadini italiani. Ma quale potrebbe essere il modo giusto per celebrare la Festa della Repubblica Italiana oggi giorno? Il due giugno si avvicina, e sicuramente tutti lo attendono con ansia per via della giornata di riposo dalle solite incombenze quotidiane che ci aspetta. Eppure, molti di noi vorrebbero restituire a questa festa nazionale la dignità che le è propria, ricordando a sé stessi e agli altri che il due giugno è un grande giorno, e non soltanto perché non si lavora.

Frasi Festa della Repubblica 2024: pensieri originali

Ecco allora alcune idee di frase che potrebbero piacervi, utili per celebrare la festa della Repubblica 2024 in maniera originale. Potrete modificarle, prenderne solo qualche spunto, ma anche farle vostre per poi condividerle suoi vostri social preferiti o per offrire una traccia di conversazione per chi vi starà vicino per festeggiare la giornata del 2 giugno di quest’anno. Cominciamo subito con la prima serie, leggete con attenzione e cercate di individuare la vostra preferita.

E’ troppo facile dimenticare ed è ancor facile disinteressarsi. Da cittadini italiani è però nostro dovere festeggiare con fierezza la giornata di oggi, poiché se “la sovranità – oggi – appartiene al popolo” è solo perché grazie a quel 2 giugno 1946”.

Questa frase vuole focalizzare l’attenzione di chi la legge, sull’importanza di ricordare, riflettere e tornare a scoprire il vero significato della giornata del due giugno. Con queste poche parole si vuole ricordare a tutti i cittadini quelli che sono i più autentici valori che si celebrano in occasione della Festa della Repubblica e, ancor prima, si vuole ricordare a tutti che pur potendo noi dare per scontate alcune circostanze della realtà in cui viviamo, quali il diritto di voto e il concetto di sovranità del popolo, nei fatti, dette circostanze non sono certo frutto di un caso. Ma anzi sono il risultato di una lotta strenua ed eterna, combattuta nel nome dell’uguaglianza e della libertà.

Tutto ciò che abbiamo è la nostra libertà di pensiero. E l’espressione della stessa è e non può che essere la cifra stessa della nostra capacità di autodeterminarci. Senza Repubblica, non esiste democrazia. E senza democrazia, non esiste libertà.Oggi come ogni giorno, buona Festa della Repubblica Italiana a tutti”.

Con questo secondo esempio, si è proposta una frase dal contenuto più marcatamente ideologico. Qui, si mira a sottolineare che soltanto la forma di Stato scelta in quel fatidico giorno del 1946 può garantire un regime attento alle necessità di tutti, all’insegna della libertà, della coesione sociale e dell’autonomia di pensiero. È grazie alla democrazia se esiste il diritto a esprimere la propria opinione tramite il voto, in assenza di tale diritto, non siamo altro che masse prive di uno scopo e di un obiettivo. Questa frase ci impone di tenerlo a mente, e ci invita a farlo non solo nel giorno del due giugno ma anche ogni altro giorno della nostra vita.

“Auguri alla nostra Italia che, con oggi, vive nel cuore del suo popolo sovrano da settantadue anni. Possa il due giugno 1946 rivivere giorno dopo giorno in tutte le espressioni di democrazia che verrannoBuona Festa della Repubblica Italiana e buon 2 giugno a tutti gli italiani liberi.”

Con questa terza frase si propone un’accorata riflessione relativa a quelli che sono gli echi della fondamentale scelta che gli italiani e – finalmente – le italiane furono chiamati a compiere nel 1946. È bene tenere sempre a mente che ognuna delle espressioni di democrazia del nostro tempo, trova infondo fondamento e giustificazione in quel giorno che ogni anno, torna farsi festeggiare da noi tutti. Il che, anche in momenti di instabilità totale come questi che stiamo vivendo all’indomani delle ultime elezioni, non è davvero cosa da poco.

Grazie a tutti voi, per quel 2 giugno in cui avete scelto di garantirci la libertà di votare e la separazione dei poteri. Grazie per aver esservi assunti la responsabilità di scegliere non solo quel giorno ma in anche tutti i giorni avvenire. Grazie per le nostre tessere elettorali e per il Parlamento a elezione diretta. Molti di noi non possono saperlo, ma non sempre la Repubblica Italiana ha dato il meglio di sé, eppure eccoci qui, i figli dei quella stessa Repubblica, che vi ringraziano con il cuore in mano per la vostra lungimiranza.”

Si termina con l’ultima frase del paragrafo che si distingue dalle altre in quanto è direttamente rivolta ai votanti che scelsero la Repubblica in quel primo 2 giungo così importante per la storia della nostra Italia. È bello immaginare di poter parlare proprio con loro, quegli stessi ragazzi e ragazze che chiesero a gran voce la democrazia e la repubblica più di settant’anni fa. E sebbene non sia possibile, una frase ad essi rivolta lo fa quasi sembrare semplice e banale.

Auguri 2 Giugno 2024 per la Festa della Repubblica

Per restare sull’onda di questo ultimo modello di frase proposto, seguiranno in questo nuovo paragrafo alcune frasi un po’ più ironiche e leggere – alcune di nuovo rivolte direttamente ai votanti del 1946 – che però non rinunciano a celebrare gli aspetti più importanti relativi a questa magnifica festa che ci appropinquiamo a festeggiare. Se dunque non avete ancora trovato la frase perfetta per voi, se non siete riusciti ancora ad individuare la vostra preferita, provate con quelle che seguono, non ve ne pentirete di sicuro.

Ah pensare a dove saremmo oggi se aveste espresso una diversa preferenza in quel lontano giorno di giugno del 1946. Anche solo immaginarlo è difficile e fa molto spavento. Non che ora le cose vadano così bene a dirla tutta… di problemi ce ne sono. E ce ne sono tanti. Tuttavia questi problemi, grazie a voi, li proviamo a risolvere in libertà, da fieri cittadini e non da sudditi. Suppongo che sia già qualcosa di cui andare fieri. Buona Festa della Repubblica ai cittadini liberi della Repubblica italiana di ieri e a quelli di domani”.

Fare un po’ di ironia su quelle che sono le piccole debolezze del nostro paese – da un punto di vista non solo politico-istituzionale ma anche sociale – non può che far bene: aiuta da una parte a rendersi conto della realtà delle cose, dall’altra a non scoraggiarsi mai del tutto. È molto facile concentrarsi sui problemi e le disfunzioni di sistema che ci circondano. Ed è altrettanto facile dimenticare le conquiste passate del popolo italiano, nonostante anche oggi influenzino – e in positivo – profondamente la nostra vita. Una frase dunque ironica e leggera ma al contempo volta a mettere in luce le libertà ereditate grazie alle scelte dei nostri predecessori.

è solo grazie a voi che possiamo fieramente annunciare che ‘ l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ‘. Solo grazie a voi se la nostra costituzione si fonda sui valori della democrazia, libertà e uguaglianza. Siamo stati all’altezza della vostra storica scelta? Questo non so dirlo con sicurezza. Ma posso promettere che ci proviamo e proveremo con tutte le nostre forze e con tutti i nostri voti. Buona Festa della Repubblica Italiana a noi tutti, che tentiamo di essere all’altezza”.

Abbandoniamo un po’ la leggerezza per una frase che contiene una riflessione e un importante proposito: quello di essere all’altezza dei diritti che quel referendum ci ha consegnato e garantito fino ad oggi. Essere cittadini della repubblica è una condizione che porta con sé numerose responsabilità. La responsabilità di informarsi, di sviscerare il dibattito politico e individuarne i punti focali; la responsabilità di porsi delle domande su cosa rappresenti il “meglio” per la società nel suo insieme e quella di darsi delle risposte coraggiose e oneste; la responsabilità di andare oltre i propri specifici interessi in virtù del perseguimento di un bene più grande.

Ma la responsabilità più importante e gravosa è quella di partecipare, senza riserve e senza pretese, alla vita della Repubblica. Partecipare non solo con il proprio voto, ma anche con la propria attenzione ai fatti del paese; con la propria capacità di analisi circa le dinamiche politico-istituzionali che si dispiegano ogni giorno. In assenza di partecipazione popolare, la repubblica non è altro che un freddo elenco di dettami giuridici del tutto privo di vita e lasciato alla mercé di tutti i burocrati arrivisti che ci capiterà di eleggere distrattamente in futuro. L’antidoto a tutto questo, non può che essere una fiera consapevolezza popolare su cui poter contare nel rivendicare i propri diritti.

La libertà non è star sopra un albero. Non è neanche il volo di un moscone. La libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione. Libertà a cui non rinunciamo dal due giugno 1946. Tanti auguri di Buona Festa della Repubblica Italiana a tutti”.

Per ricollegarsi a quanto appena detto, le parole del grande cantautore e poeta Gaber sicuramente esprimono con estrema semplicità chiarezza il concetto su cui si vuole insistere. Partecipiamo perché è un nostro dovere, e partecipiamo perché è un nostro diritto. Quale giorno migliore del 2 giugno per riflettere su quelle che sono le effettive nostre responsabilità di cittadini? Quale occasione migliore per fermarci un attimo e chiedersi “ma io ho davvero fatto ciò che che avrei dovuto in quanto cittadino?”; “ho fatto tutto ciò che era in mio potere per curare la res publica?”. Non è un caso che si sia scelto di rifarsi al termine latino “res publica”, in quanto, a ben vedere la dice lunga su come andrebbe concepita la Repubblica Italiana.

“Il significato letterale di res publica è “cosa del popolo”. Ma quanti di noi considerano effettivamente l’italia come cosa propria? Probabilmente nessuno ha e né potrebbe avere l’ardire sentirsi padrone individuale della propria nazione. Eppure noi tutti, noi cittadini italiani in quanto popolo, siamo gli unici veri sovrani di questa terra. Questo straordinario potere sembra però svanire tra diversità di opinioni e divergenza di interessi. Eppure c’è e aspetta soltanto di trovare la sua espressione in un popolo unito e partecipe. Buon due giungo a chi lavora ogni giorno affinché questo possa avvenire”.

Nel proporre queste frasi di auguri per la festa della repubblica, si sono voluti mettere in luce una serie di aspetti considerati nevralgici per la repubblica italiana. A volte con ironia altre con una certa profondità, si è cercato di dare spazio alle peculiarità che più caratterizzano i sistemi repubblicani nonché alle modalità con cui affrontare le piccole disfunzioni a cui siamo purtroppo ormai abituati. Nella speranza che almeno una delle riflessioni che precedono sia riuscita a convincervi, si invita chiunque abbia questo desiderio a personalizzare modificare e rivisitare quanto letto fino ad ora e farlo proprio. Così da dare un tocco di originalità a questa Festa della Repubblica 2024.