Frasi sul Coronavirus

Il Coronavirus ha messo a dura prova la nostra vita quest’anno: è una pandemia che ha interessato tutto il mondo e che ha portato tanti morti.

Ecco alcune frasi originali sul Coronavirus, per la memoria dei defunti, sulla pandemia e di conforto e speranza.

Frasi sui morti per Coronavirus: aforismi per la memoria delle vittime

Il Coronavirus ha purtroppo mietuto molte vittime, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Stiamo affrontando una crisi senza precedenti ed è giusto commemorare chi ci ha lasciato.

Ecco alcuni aforismi per commemorare le vittime del Coronavirus.

Te ne sei andato in silenzio, senza poterti neanche dare un ultimo saluto. Questo virus ti ha portato via dalle nostre braccia e dal nostro affetto. Spero che adesso starai meglio, in pace e senza più alcun dolore.

Quando tutto questo sarà finito, verremo per poterti dare il nostro ultimo saluto. Sei e sarai sempre nei nostri cuori. Il Coronavirus ti ha strappato a questa vita troppo presto, ma è una maledizione e un male che non guarda in faccia nessuno. Ti vogliamo bene.

Il Coronavirus ti ha strappato dalla vita e da noi: sei stato un amico, un fratello e un compagno di vita. Mancherai come può mancare la primavera o la gioia. Ti abbiamo amato tanto e continueremo a farlo.

Non posso credere che tu te ne sia andato: quando mi hanno chiamato e mi hanno detto che questo maledetto Coronavirus ti aveva portato via, non potevo crederci. Avevamo ancora tanto da dirci, avevamo ancora tanto da fare insieme e adesso non posso neanche darti un ultimo saluto, un ultimo abbraccio. Ti ricorderò sempre come un grande uomo, una persona da cui prendere esempio. Ciao amico mio.

Il virus ha strappato a questa vita e a questo mondo una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Ancora non ci credo che, quando uscirò di casa, non potrò venire ad abbracciarti, a mangiare da te, a raccontare quello che ho fatto durante la giornata. Sei stato il nonno migliore del mondo e quando sarà finito tutto, verrò a darti il saluto che meriti e che ora non posso darti.

Quando ho saputo di averti perso, mi si è mozzato il fiato ed il cuore ha smesso di battere per un attimo. Non potevo crederci che te ne fossi andata dalla mia vita e non ci fossi più, da un giorno all’altro. Sarà difficile farcela senza di te e ora non riesco neanche ad immaginarmelo. So che sarai sempre con me, anche se non fisicamente. 

Mi ricordo quando mi sedevo vicino a te e parlavamo per ore di tutto: della guerra che avevi vissuto, di quanto fosse bella la primavera e cosa dovevi cucinare a cena quel giorno. Sapere che non ce l’avevi fatta a combattere questo virus maledetto, mi ha spezzato il cuore. Te ne sei andata via troppo presto, anche se hai lottato fino all’ultimo. Ti voglio bene e sempre te ne vorrà. 

Non sopporto chi ancora non crede nella letalità di questo virus, non sopporto chi ancora esce e se ne frega dei divieti. Non sopporto tutto questo, perché il Coronavirus ha strappato troppe vite innocenti, tutte che se ne sono andate via troppo presto. Un pensiero per tutte le vittime del Coronavirus, spero che abbiate raggiunto la pace che meritate.

Quando è scoppiata l’epidemia di Coronavirus ero spaventata a morte, ma tu mi hai detto di stare tranquilla, che avremmo superato anche questa, seppur con qualche difficoltà. Mi hai dato tranquillità, ma questa pace si è spezzata quando ho saputo che il virus ti aveva portato via. Non posso neanche spiegarti quanto sono stata male nel saperlo, tu per me eri un faro nella notte, un salvagente nella burrasca. Ciao nonna, verrò a salutarti quando tutto questo sarà finito.

Te ne sei andato in fretta, in una mite giornata di primavera. Fuori i fiori iniziavano a sbocciare, l’aria era mite e il cielo era azzurro. Ma alla vita, non importa della primavera e ha strappato il fiore più bello. Mi mancherai come mi manca questa primavera crudele, che ci costringe a stare nelle quattro mura di casa.

La cosa peggiore di questo virus è stata quella di aver portato via una persona importante come te dalla vita. La cosa peggiore di questo virus è che non posso abbracciarti neanche un’ultima volta o dirti quanto ti voglio bene. La cosa peggiore è che non posso neanche salutarti un’ultima volta. Sarai sempre tra i miei pensieri, addio.

Ieri sera mi sono affacciata dalla finestra e ho guardato il cielo: era una notte buia e senza stelle. Questo perché la stella più bella si è spenta e io non posso salutarti nemmeno per l’ultima volta. Mi mancherai come l’aria e sarai sempre nei miei pensieri.

Ogni sera, prima di addormentarmi, penso a questa situazione assurda: penso a come vivevamo una manciata di settimane fa, senza che nessuno potesse scalfirci. Invece oggi è come se stessimo in guerra, con un bollettino che ci dice quanti morti e quanti contagiati ci sono stati durante la giornata. Prego per ogni persona che ci ha lasciati, prego per i suoi cari e spero che oggi siano in un mondo migliore, non funestato da una piaga come il Coronavirus.

Il Coronavirus ci ha preso che eravamo disarmati, come in guerra e noi eravamo senza neanche un fucile. Penso a quella carrellata di bare e Bergamo e in tutta Italia, penso a tutti i medici stremati a fine turno per contenere un disastro così grande. Penso a tutte le vittime che ci sono state in questo periodo e spero che tutto questo avrà una fine molto presto e che l’epidemia sarà solo un brutto e lontano ricordo.

In questo periodo ho pensato a te, sei stato il mio primo pensiero quando hanno deciso di rinchiuderci dentro casa. Ho pensato a quanto potevi sentirti da solo, senza la compagnia di nessuno e senza le tue amate passeggiate all’aperto. Quando ho saputo che il virus aveva colpito anche te, mi sono sentita mancare: all’apparenza eri forte, ma io sapevo quanto potevi essere fragile dentro. Te ne sei andato la scorsa notte, in silenzio e soprattutto da solo. Non potrò mai perdonarmi per non averti potuto dare un ultimo saluto. Che la terra ti sia lieve.

Ho sempre pensato che i funerali fossero solamente un costrutto sociale: a cosa potevano servire se l’interessato non c’era più? Ma da quando te ne sei andata, ho capito che i funerali servono a chi rimane e non a chi se n’è andato. Non poterti salutare per l’ultima volta, con una carezza o con un fiore, mi lacera dentro. Quando tutto questo sarà finito, ti verrò a trovare e ti darà quel saluto che il Coronavirus mi ha negato di darti prima.

Frasi originali sulla pandemia del Coronavirus

L’arrivo del Coronavirus ci ha spiazzati, ha modificato le nostre abitudini e ci sta facendo lottare contro un nemico molto forte che sembra invincibile.

Vediamo alcune frasi originali sulla pandemia del Coronavirus.

L’epidemia di Coronavirus ci sta costringendo a vivere dentro le quattro mura di casa: siamo stati obbligati ad eliminare tutte le nostre abitudini quotidiane e a cambiare quotidianamente le nostre vite. Se all’inizio è stato difficile, lentamente ci stiamo abituando a questa nuova routine quotidiana. Andrà tutto bene e torneremo a fare ciò che ci piace, fuori dalle quattro mura delle nostre case.

All’inizio abbiamo sottovalutato la potenza e la letalità del Coronavirus: era oggetto di scherzo e di meme sui social. Ma andando avanti coi giorni, abbiamo capito che questo virus poteva interessare anche noi e, alla fine, questo è successo. Siamo stati costretti a rinchiuderci dentro casa, senza avere più contatti con la nostra famiglia, i nostri amici o il nostro partner. Ormai sono giorni che viviamo in questo stato di reclusi, ma, anche se è molto difficile, dobbiamo continuare a sforzarci, per debellare questo virus e uscire vittoriosi da questa situazione, come abbiamo sempre fatto nei momenti difficili.

Il monito di questa pandemia è “andrà tutto bene”, ma non basta dirlo, bisogna crederci realmente: andrà tutto bene.

Quest’epidemia di Coronavirus ci ha portato a riflettere su noi stessi, quando ci priviamo dei legami più importanti e delle cose che simboleggiano la nostra vita. Ci ha portato a riflettere su ciò che facciamo, se sia la strada migliore o se è meglio abbandonarla per fare altro. Se c’è qualcosa di positivo in questa epidemia, è l’averci portato a conoscere più noi stessi.

Il Coronavirus è stato come una tempesta violente: ha spazzato via tutto ciò in cui credevamo, ci ha messo addosso la paura di osare e di vivere. Ma dopo la tempesta, c’è sempre il sole, nel modo o nell’altro e riusciremo a risorgere dalle macerie anche questa volta.

I litigi, le bugie, i tradimenti, le insoddisfazioni: tutto sembra così superfluo di fronte ad un problema così grande come l’epidemia di Coronavirus. Forse questo ci ha insegnato che non si deve dare niente per scontato e che dovremmo essere più felici anche delle piccole cose.

Il Coronavirus è una sfida con cui il mondo ci ha messo alla prova. Molti hanno paragonato questa situazione ad una guerra, ma noi non dobbiamo fuggire dalle bombe, dobbiamo solo rimanere a casa e rispettare le regole. Vinceremo questa battaglia e torneremo ad abbracciarci, ad incontrarci con le persone a noi care e a fare le cose che amiamo; bisogna solo aspettare e portare pazienza.

Non è facile rimanere soli a casa, senza la possibilità di uscire, soprattutto in un’epoca in cui siamo abituati a non stare mai a casa e a correre da un posto all’altro per tutto il giorno. Prendiamo il positivo da questa situazione: riposiamoci, rispolveriamo i nostri interessi, prendiamoci del tempo per noi. Per la nostra vita frenetica ci sarà tempo e la riprenderemo quando tutto questo sarà finito.

L’Italia è un Paese che ha sopportato milioni di sfide: abbiamo sempre combattuto contro le difficoltà e abbiamo sempre vinto. Questa sfida del Coronavirus ha messo in ginocchio aziende, attività e soprattutto persone, che si ritrovano sole a casa senza poter fare nulla, ma con l’unico obbligo di aspettare che tutto questo sarà finito. Facciamoci forza, l’Italia risorgerà dalle sue ceneri anche stavolta.

Il Coronavirus è stata un’eventualità che non potevamo mai immaginare: quando abbiamo festeggiato l’anno nuovo e abbiamo fatto un brindisi coi nostri amici e i nostri famigliari, non potevamo immaginare che questo sarebbe stato l’anno più duro della nostra vita. Non potevamo immaginare che, da lì a pochi mesi, la situazione sarebbe stata questa. Ormai ci siamo, combattiamo il virus, facciamoci forza, rispettiamo le regole e presto tutto tornerà alla normalità.

Il Coronavirus è un nemico subdolo, non solo attacca le persone più deboli, ma mina il nostro quotidiano, spezza le convenzioni sociali a cui siamo abituati, annebbia la mente delle persone con la paura e mostra le differenze sociali in modo mostruoso.

Se vogliamo vedere qualcosa di positivo nel Coronavirus, allora possiamo affermare che questo virus ha mostrato l’uguaglianza di tutti: tutti abbiamo paura, tutti vorremmo abbracciare i nostri casi e tutti non vediamo l’ora che questa situazione finisca al più presto.

Il Coronavirus ci ha mostrato come le piccole cose siano importanti: una stretta di mano ad un collega, una passeggiata all’aria aperta, una birra con gli amici più cari, un bacio appassionato al nostro partner. Abbiamo dato tutto questo per scontato per così tanto tempo e bastano una manciata di settimane per farci avere la mancanza anche del traffico in strada o dei mezzi pubblici affollati la mattina.

Non possiamo negarlo: il Coronavirus ha cambiato e continuerà a cambiare le nostre vite. Anche quando usciremo, troveremo difficoltà a stringere la mano di uno sconosciuto, a prendere i mezzi pubblici la mattina, ad assaggiare il cocktail di un nostro amico, ad andare in un posto affollato con altre centinaia di persone. Il Coronavirus ci ha già cambiato e non lo sappiamo, ma almeno speriamo di tornare al più presto alla nostra normalità.

Frasi sul Coronavirus di conforto e speranza: come dire che andrà tutto bene

Anche in questi giorni di difficoltà, una frase rimbalza sui social: “Andrà tutto bene” e dobbiamo crederci veramente.

Ecco alcune frasi originali sulla speranza e il conforto ai tempi del Coronavirus.

Anche nei momenti più bui, anche nelle tempeste più violente, anche nei momenti più tragici, bisogna mantenere accesa la luce della speranza. La situazione che stiamo vivendo non è semplice, ma non dobbiamo affogare nel marasma della disperazione. Continuiamo a sperare che tutto andrà bene.

In questi giorni, sia in Italia che nel resto del mondo, l’epidemia di Coronavirus ha portato molte persone a svelare il loro lato migliore. Così vediamo cartelli colorati appesi alle finestre fatti da bambini, concerti dai balconi per urlare insieme che andrà tutto bene e piccoli gesti di solidarietà. Dietro a tutto questo, c’è solo una cosa: la speranza, una piccola forza che ci dà l’energia di non mollare e di andare avanti, anche se è difficile.

Quando ascoltiamo le news sul Coronavirus dai telegiornali, speriamo sempre che oggi sia andata meglio di ieri, che ci sia una diminuzione dei contagi, che ci siano meno morti del giorno precedente e che presto si troverà una soluzione. La speranza è il carbone che accende la nostra voglia di andare avanti e di trovare la luce alla fine del tunnel.

Tutti quei “ce la faremo” urlati dalle finestre, tutti quei canti fatti dai balconi, tutti quei cartelli colorati con scritto “andrà tutto bene” sono il simbolo di una speranza che non muore e non morirà mai nei nostri cuori. Teniamo accesa la fiamma della speranza e riusciremo a superare anche questa difficile sfida a cui ci ha messo davanti la vita.

Potremmo pensare che niente sarà come prima, che le cose sono cambiate radicalmente, che non ne usciremo mai, ma non dobbiamo pensare a questo, dobbiamo pensare che andrà tutto bene: votiamoci alla speranza e le cose miglioreranno.

I canti fuori dal balcone sono il simbolo della speranza che abbiamo nel cuore, un simbolo di resistenza che usiamo per dire al Coronavirus che non ci avrà mai e che non spegnerà mai la speranza che abbiamo nel cuore.

Niente impedirà al sole di sorgere, neanche la notte più scura. Per questo non dobbiamo farci abbattere dal Coronavirus e da tutte le restrizioni e i cambiamenti che stiamo vivendo. Il sole sorgerà e noi sconfiggeremo questo virus.

Se c’impegniamo a rispettare le regole, tutto questo un giorno finirà. Torneremo a lavorare, ad abbracciare le persone a noi care, ad andare ai concerti dei cantanti che amiamo, a ballare in modo frenetico nelle notti d’estate. Dobbiamo crederci e dobbiamo avere speranza, altrimenti la tristezza ci prenderà e non ci lascerà mai più.

Non cadiamo nelle nostre paure, non riduciamo la nostra speranza al minimo, cerchiamo di combattere e di alzare la testa. Le battaglie vanno combattute prima di vincerle. Troviamo la speranza che è insita in noi e non molliamo. La luce è dietro l’angolo.

L’epidemia di Coronavirus può spaventarci, può inibire la nostra ragione e può farci perdere le speranza. Ma noi dobbiamo combattere: è sempre più buio, prima dell’alba, dobbiamo toccare il fondo per poter risalire e questo può accadere solamente se la speranza che abbiamo nel cuore può uscire e diffondersi negli altri.

Ognuno vive l’epidemia di Coronavirus come può: c’è chi si immerge totalmente in attività per tutto il giorno per non potersi distrarre, c’è chi fa maratone lunghissime delle serie più amate, chi continua a lavorare e studiare. È indubbio affermare che questa situazione ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e di approcciare gli altri. Ma dobbiamo farci forza, perché tornerà la normalità e ci lasceremo tutto questo alle spalle.

La paura può renderci incapaci di ragionare, può imprigionarci in una gabbia impenetrabile e può sembrare impossibile riuscire a scappare via. Ma dobbiamo farci forza, perché anche le situazioni più difficili possono essere risolte, anche i nodi più ingarbugliati possono essere sciolti. È importante non lasciarsi andare e credere che il cambiamento sia possibile e per farlo serve speranza.

Quando ci rendiamo conto della situazione che stiamo vivendo, l’epidemia di Coronavirus, può sembrarci un corridoio senza uscita. Abbiamo attraversato tutti un momento di sconforto, tutti abbiamo sentito la mancanza dei nostri cari, dei nostri partner o dei nostri amici. Ma se c’è una cosa positiva, è che tutti si sentono in questo modo, tutti sono stati privati di qualcosa in questo periodo. Quello che ci spinge ad andare avanti è la speranza, che è l’unica cosa che non dobbiamo spegnere oggi.

Ce la faremo, andrà tutto bene: questi non sono solo degli slogan da far girare sui social o delle frasi da dipingere sui cartelloni colorati. Sono l’emblema della speranza che tutti noi dobbiamo avere oggi. Dobbiamo credere realmente che tutto andrà bene, che ce la faremo ad uscire dalle nostre case e che, soprattutto, non avremo più paura del Coronavirus.

In questo momento di privazioni e di assenza, la cosa più importante non è tangibile, non si può toccare ed è la speranza. Il Coronavirus ci ha privato degli affetti, della quotidianità e forse anche del lavoro e di alcune vittorie personali, ma la nostra vera forza è la speranza e quella non ce la può strappare nessuno, neanche un letale virus.

Quando vedo le immagini delle facce stanche dei medici che stanno lottando per combattere il Coronavirus, mi chiedo cosa li spinga a tentare di vincere una battaglia che a molti sembrava persa dall’inizio. La loro passione, la loro tenacia e la speranza che portano nel cuore li spinge a lottare con ancora più forza, anche quando tutto sembra insormontabile, anche quando vedono morire tanti pazienti, anche quando i segni delle mascherine sembrano indelebili sui loro visi. Se loro continuano a sperare, anche noi possiamo farcela e dobbiamo metterci tutta la nostra forza per poterlo fare e continuare a farlo.

La speranza che tutto questo finisca al più presto è l’unica cosa che il Coronavirus non potrà portarci mai via. Speriamo con il nostro cuore e le nostre forze di rivedere la luce alla fine del tunnel.