Frasi sulla coscienza

Quante volte vediamo nella vita di ogni giorno, da parte di persone a noi più o meno vicine, atteggiamenti che implicano il diretto ricorso alla coscienza individuale ma anche collettiva? Moltissime, senza dubbio. Tale ricorso alla coscienza può essere declinato in positivo o in negativo a seconda dei principi morali che una persona abbraccia nella sua vita e spesso le ricadute sul prossimo possono avere un esito felice oppure doloroso proprio in base alla direzione che la coscienza individuale ha perseguito. Sicuramente molte persone hanno la coscienza sporca, avendo la consapevolezza di aver agito male in passato o nel presente, per il proprio tornaconto e a discapito degli altri, ma altrettante sono oneste e possono vantare una coscienza pulita, frutto di un esercizio attento e solidale della volontà. Tante persone hanno dunque la coscienza a posto: indipendentemente dai risultati conseguiti dalle loro azioni, sono consapevoli di aver agito nel migliore dei modi e nell’interesse di tutti, al di là dell’esito positivo o negativo che è scaturito dal loro agire. L’esame di coscienza è un momento fondamentale per acquisire la consapevolezza che ci permette di collocarci sulla sponda della buona coscienza piuttosto che su quella della cattiva coscienza: riflettere sulle proprie azioni e sui principi etici e morali che governano la nostra vita è essenziale per essere persone e cittadini retti e onesti e ad agire nell’interesse della collettività. Per queste ragioni vi presentiamo una serie di frasi originali sulla coscienza sporca, sulla coscienza pulita, sulla coscienza a posto e sulla pratica dell’esame di coscienza.

Frasi sulla coscienza sporca

La coscienza sporca è purtroppo una condiziona che accomuna molte persone, quasi tutte. Anche il più onesto degli uomini almeno una volta nella vita ha agito male pur consapevole di ciò. Vi sono poi persone che hanno fatto dell’agire in modo disonesto un modo di vivere, senza necessariamente essere delinquenti e criminali: fregare il prossimo, anteporre sempre i propri interessi a discapito di quelli degli altri, tradire, non essere coerenti, abbandonare chi è nel bisogno sono tutti atteggiamenti che contraddistinguono i portatori sani di coscienza sporca. Chiaramente chi ha la coscienza sporca non è trasparente né sincero, tendenzialmente, e ha poca familiarità con l’onestà, sia nei rapporti interpersonali che su scala più ampia, socialmente. La coscienza sporca può in alcuni casi, laddove ve ne sia una consapevolezza molto acuta, produrre sensi di colpa in chi ha agito male e quindi non far vivere bene le persone che ne sono perseguitate. In molti casi, invece, la coscienza sporca convive naturalmente e senza problemi in chi ne è portatore: questo è grave perché lascia trasparire l’indifferenza morale del soggetto rispetto al mondo intorno a lui. Ora vi proponiamo alcune frasi originali sul tema della coscienza sporca.

  • La coscienza sporca purtroppo non si lava facilmente: chi ha agito male e sente pesare sul cuore la consapevolezza del dolore e dell’amarezza inflitta al prossimo non può eliminare con un colpo di spugna i propri atti negativi e ricominciare da zero. La coscienza sporca è un nemico interno con cui, nel bene e nel male, è indispensabile fare i conti ogni giorno per migliorare sé stessi, non commettere più gli stessi sbagli e, per quanto possibile, imparare dai propri errori.
  • Chi ha la coscienza sporca è spesso pericoloso: per nascondere e dissimulare le proprie malefatte, gli inganni o le omissioni di cui si è macchiato è pronto sistematicamente a mentire, a imbrogliare, a manipolare la realtà e i rapporti che la regolano. Chi ha sulla coscienza un peso, sia che lo porti dolorosamente o che non gli dia alcuna importanza, solitamente è indifferente verso il prossimo, concentrato solo su sé stesso e sul proprio tornaconto.
  • La coscienza sporca purtroppo si nasconde molto bene, si mimetizza con facilità e riconoscerla è spesso assai difficile: chi ha agito in malafede e lo sa solitamente è abile a manipolare e a falsificare i fatti in modo da “salvare” le apparenze e difendersi. Ma certo è che chi è consapevole di aver agito male e non è disposto a riconoscerlo, a scusarsi e a fare ammenda per riparare ai danni provocati a persone e rapporti non merita né stima né comprensione.
  • Vivere la coscienza sporca può essere difficile per chi ha un minimo di coscienza e si prende il disturbo di analizzare la propria condotta: il senso di colpa può infatti perseguitare chi ha sulle spalle malefatte, tradimenti perpetrati per interesse, inganni orditi per il proprio tornaconto. Ma c’è anche chi, con l’indifferenza tipica dei disonesti, non prova il minimo rimorso per il male fatto, per le omissioni colpevoli, per gli imbrogli architettati a proprio vantaggio e vive in modo predatorio, sopraffacendo gli altri, tramando alle spalle di persone più o meno vicine, sempre attento a proteggere il proprio orticello e ad acquisire vantaggi, non importa se pur piccoli ed insignificanti, per sé.
  • La coscienza sporca non la si ripulisce in fretta: liberarsene richiede un percorso individuale lungo e spesso anche doloroso. Per riabilitarsi ai propri occhi e agli occhi di coloro che si ha danneggiato occorre molto tempo, molta consapevolezza e volontà di scandagliare senza pietà il proprio mondo interiore, senza risparmiare valutazioni severe sul proprio comportamento e sulla propria condotta passata. Serve tempo per venire a patti con il male che si ha commesso, con gli errori fatti, con i tradimenti consumati alle spalle di chi si fidava di noi. Ma intraprendere questo cammino è necessario, quantomeno per riappacificarsi con sé stessi, riacquistare la serenità perduta e nella migliore delle ipotesi a guadagnare il perdono di coloro che si ha ferito, spesso profondamente, con le proprie parole ed azioni. Un percorso penitenziale necessario per “lavare” via il male e diventare persone migliori.

Frasi sulla coscienza pulita e sulla coscienza a posto

Le persone che possono vantare una coscienza pulita e senza macchia sono davvero poche e altrettanto sono quelle che hanno la coscienza a posto, magari dopo essersela ripulita dopo un lungo percorso di autocoscienza. Questi pochi fortunati sono persone rette ma non perfette: come tutti hanno commesso errori o sbagli ma hanno sempre cercato di vivere in modo corretto e rispettoso degli altri e hanno saputo riconoscere i propri sbagli, chiedere perdono e riparare ai danni fatti. Insomma, chi ha la coscienza pulita e a posto ha agito secondo coscienza facendo ciò che riteneva meglio non solo per sé ma anche per il prossimo e per la collettività, a seconda delle situazioni che si è trovato ad affrontare. Le persone che hanno la coscienza pulita e quindi non rimpiangono le proprie azioni e le proprie parole, poiché le hanno compiute e pronunciate con piena consapevolezza e senza alcuna volontà di ferire o danneggiare la collettività, sono dei modelli ai quali guardare per vivere onestamente e virtuosamente, nel pieno rispetto di sé stessi e degli altri. Per questa ragione e per riflettere più approfonditamente su questi temi vi proponiamo ora una serie di aforismi originali sulla coscienza pulita e sull’avere la coscienza a posto.

  • La coscienza pulita è merce rara ma non del tutto introvabile. Le persone che ne sono portatrici sono tra le migliori in circolazione e da esse dobbiamo trarre ispirazione per vivere nel migliore dei modi e per creare un mondo più giusto per chi vive insieme a noi e per chi verrà dopo.
  • La coscienza pulita è un attributo tipico degli onesti, dei buoni, delle persone leali e coraggiose che, pur senza strafare o compiere gesti clamorosi, cercano di vivere ogni giorno in accordo ai propri principi morali, nel rispetto del prossimo, affrontando talvolta scelte che potrebbero danneggiarle ma che sono comunque giuste per la collettività, pur rappresentando un danno più o meno piccolo per il prossimo. Insomma, chi ha la coscienza pulita non ha niente da rimpiangere, non ha rimorsi né sensi di colpa rispetto alla propria condotta passata proprio perché ha vissuto secondo coscienza, soppesando attentamente le scelte che aveva davanti e preferendo sempre la via della giustizia a quella del tornaconto e dell’egoismo.
  • La coscienza pulita è sinonimo di onestà e di rettitudine ma non bisogna mai dimenticare che chi può vantarla non l’ha certo conquistata senza sforzo. Spesso infatti la coscienza pulita è frutto di un lungo percorso di autoanalisi e di introspezione in cui l’individuo analizza e soppesa le proprie parole ed azioni in alcuni momenti cruciali della vita (ma non solo) e stende un bilancio della propria condotta ed in base all’esito di tale resa dei conti decide di “aggiustare” il tiro, chiedere perdono o agire in modo tale da riparare ad eventuali errori commessi in malafede. Si tratta di un cammino lungo e per certi versi anche doloroso: ma chi lo intraprende con coraggio e determinazione può davvero uscirne rinato, con una coscienza pulita e più forte, per affrontare la vita in modo più consapevole.
  • Avere la coscienza a posto deve essere davvero bello: ci si deve sentire pacificati, tranquilli, profondamente sereni. Purtroppo non è comune sentirsi così e questo dà la misura di quanto noi umani tendiamo a mentire a noi stessi, a nascondere la sporcizia sotto il tappeto, ad essere indulgenti rispetto alle nostre stesse malefatte. In questo modo però si rischia di scivolare nel male, nell’indifferenza, nella grettezza a un punto tale da non riuscire più a risalire la china dei nostri sbagli. Non bisogna arrendersi al male ma lottare per il bene, sempre.
  • Posso dire di avere la coscienza a posto: di aver sempre agito per il bene comune e non solo per il mio, di aver sempre fatto ciò che era giusto non solo per me, di aver riconosciuto i miei sbagli e di aver chiesto perdono a chi avevo ferito, di aver dimostrato in un modo o nell’altro riconoscenza verso che mi ha sostenuto e amato e pentimento nei confronti di coloro che avevo ferito e prevaricato. Posso dire di avere la coscienza a posto perché ho fatto il possibile per vivere secondo i principi che ritengo giusti e perché laddove ho sbagliato ho fatto quanto in mio potere per rimediare, per redimermi, per dimostrare che ero ancora degno di fiducia. Che ero ancora umano.
  • Avere una coscienza vigile e attenta non è semplice, avere una coscienza vigile, attenta e a posto lo è ancor meno. Una coscienza a posto si è liberata dal male, dal rimorso e dal rimpianto per le cattive azioni commesse e ha fatto il possibile per vivere ed agire in modo equo e giusto, rispettoso delle altre persone, delle relazioni sociali, dei sentimenti altrui. Insomma: la coscienza a posto è quasi un lusso che pochi possono permettersi ed è frutto di una conquista, di un lungo lavoro su sé stessi che ci porta a fare i conti con il peggio e con il meglio di noi e a scegliere il meglio, che va coltivato, cresciuto, allenato affinché possa produrre buone azioni, azioni giuste e corrette che possano ispirare e far fiorire le coscienze di chi vive intorno a noi.

Frasi sull’esame di coscienza

Dopo aver passato in rassegna frasi sulla coscienza sporca, sulla coscienza pulita e sulla coscienza a posto non ci rimane che soffermarci su un momento fondamentale dell’autoanalisi personale, ovvero sull’esame di coscienza. L’esame di coscienza è un’esperienza cruciale nella vita di ogni persona: periodicamente ognuno di noi dovrebbe verificare con sé stesso se il proprio modo di vivere e le proprie azioni sono state corrette, sincere, disinteressate e quindi hanno rappresentato degnamente i principi etici e morali che riteniamo inderogabili. Spesso, da queste riflessioni, emerge che tendiamo ad agire all’opposto, perseguendo il nostro interesse e trascurando il bene comune. Ma analizzare sé stessi allo scopo di migliorare la propria condotta e dunque la propria vita è essenziale per crescere e dare di più. Di seguito vi presentiamo delle frasi originali sul tema dell’esame di coscienza.

  • Nella vita è necessario chiedersi ad intervalli regolari chi si è davvero, in che direzione si sta pilotando la propria esistenza, quali sono i nostri principi, se abbiamo agito correttamente o meno in passato nelle relazioni interpersonali, sul lavoro, con le persone amate e se stiamo agendo altrettanto bene (o male) nel presente. Prendersi il tempo per chiedersi se i propri principi sono ancora validi e se la propria condotta ha aderito ad essi è ciò che comunemente si chiama esame di coscienza. Un momento di riflessione profonda per riassestarsi, ricentrarsi e autovalutarsi per aggiustare il tiro e riprendere la retta via, se ce ne eravamo allontanati, oppure per continuare con ancora più slancio a percorrerla, se non ce ne siamo discostati.
  • Spesso la vita mette davanti a scelte difficili, a decisioni ineluttabili: il modo in cui reagiamo a queste situazioni di stress, di conflitto, di panico, talvolta, è profondamente indirizzato dai principi che guidano la nostra esistenza. Prima di esprimersi definitivamente rispetto a quale strada esistenziale intraprendere ad uno dei tanti spinosi bivi che la vita ci prospetta, è necessario prendersi un tempo adeguato per ragionare, pensare profondamente a cosa è per noi giusto ed irrinunciabile. Un esame di coscienza approfondito è il modo più onesto per affrontare le scelte della vita con la massima consapevolezza e la massima cura, per sé e per gli altri.
  • L’esame di coscienza, come suggerisce il nome, è una prova temibile ma indispensabile per conoscersi e per dare una valutazione sincere alla propria vita e condotta. Fare un’autoanalisi profonda significa pensare alle proprie azioni passate e presenti, giudicarle in base ai propri principi irrinunciabili, valutare le conseguenze per sé e per la collettività rispetto alle proprie scelte e trarre un bilancio rispetto alla propria vita. Questo momento è necessario e anche se spesso è difficile e doloroso è un passaggio fondamentale per evolvere e migliorare. Non va evitato ma ricercato ed affrontato con sincerità e coraggio.
  • La nostra coscienza è spesso mutevole: questo dipende da situazioni, stati d’animo, sentimenti che ci abitano e ci sommuovono e spesso confondono. Ma la coscienza non può essere una banderuola esposta alla furia dei venti: deve esserci chiara la direzione in cui stiamo camminando nella vita. Proprio per questa ragione l’esame di coscienza, la riflessione introspettiva è importante: essa ci permette di valutare le nostre azioni e le nostre parole e ci pone nella condizione di poter riparare ad eventuali torti inflitti e chiedere scusa per azioni improprio così come di difendere e proteggere il bene elargito. L’esame di coscienza è indispensabile per ritrovare il proprio equilibrio e guardare con consapevolezza al futuro, con onestà, libertà e serenità.
  • Gli esami non finiscono mai: nemmeno quelli di coscienza. Interrogarci su chi siamo, dove stiamo andando e su come lo stiamo facendo è un esercizio che deve durare tutta la vita e accompagnarci, soprattutto nei momenti difficili. Conoscendoci nel profondo sapremo ritrovarci sempre, anche nelle turbolenze che contraddistinguono il nostro vivere. Esaminarsi significa conoscersi, giudicarsi senza condannarsi troppo duramente, correggersi, migliorarsi: fare del proprio meglio per dare un contributo sempre maggiore alla collettività. Conoscersi in profondità per realizzare la migliore versione di noi stessi al mondo.