Le frasi e le citazioni famose di Harry Potter hanno fatto la storia, anche perché stiamo parlando di una delle saghe letterarie più famose del mondo, incentrata sul racconto delle avventure del maghetto Harry e dei suoi migliori amici, Ron Weasley ed Hermione Granger, tutti e tre studenti presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Dalla serie di libri sono stati tratti dei film di grande successo che rispecchiano fedelmente la storia e il carattere dei personaggi narrati all’interno dei libri.
A conquistare il pubblico e la critica non sono state solamente le avventure straordinarie vissute dai protagonisti, la ricchezza di dettagli e l’inesauribile fantasia dell’autrice che ha saputo creare un mondo quasi reale, dove la magia incontra la realtà, ma è stata anche la capacità di trasmettere valori profondi quali l’amicizia e l’amore.
Di seguito vediamo le più belle frasi tratte dalla saga di Harry Potter.
Frasi di Harry Potter sull’amicizia: le più belle citazioni di Harry, Ron ed Hermione
Sei tu quello debole. Non conoscerai mai l’amicizia o l’amore. E mi dispiace per te.
Si tratta di una delle frasi più toccanti pronunciate dal protagonista Harry Potter nel capitolo L’Ordine della Fenice e rivolte direttamente al suo acerrimo nemico: Lord Voldemort. Il momento è delicato, Harry sta per soccombere, ma si ricorda di quanto siano preziosi i momenti che lui ha avuto il piacere di vivere, soprattutto quelli passati in compagnia dei suoi migliori amici, Ron ed Hermione. Ed è a questo punto che pronuncia la frase, facendo inevitabilmente breccia nel cuore nero dell’antagonista che, accecato dall’odio e dal desiderio di uccidere Hatty Potter non conoscerà altro che distruzione e dolore. Con questa frase Harry vince il duello contro Voldemort, ribadendo che la vera ricchezza e la vera “magia” nella sua vita sono i rapporti di amicizia che è riuscito a costruire.
Siamo con te, qualunque cosa accada.
La frase viene pronunciata da Hermione direttamente ad Harry Potter, nel libro L’Ordine della Fenice. Si tratta di una vera e propria promessa che la migliore amica rivolge ad Harry. Nella frase si nota tutta la forza della loro amicizia che resiste anche di fronte alle prove più grandi che la vita mette di fronte: il rischio della morte. La frase acquista poi significato maggiore proprio perché è pronunciata da Hermione che è un personaggio molto restio ad aprirsi ai sentimenti e a manifestare le sue vere emozioni.
Se vuoi uccidere Harry, dovrai uccidere anche noi!
Si tratta di una bellissima frase pronunciata da Ron nel terzo capitolo della saga, Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban, contro quello che all’inizio credono essere loro nemico: Sirius Black. Si tratta di una vera e propria dichiarazione di lealtà che Ron, il migliore amico di Harry, pronuncia in sua difesa. L’amicizia tra Ron e Harry nasce fin da subito e cresce nel corso della storia e in molte occasioni, come in questa, ci fa capire che spesso essere amici significa avere il coraggio di compiere scelte difficili anche se queste possono costare tanto.
“Beh, si vede che sapeva che vi avrei piantati in asso”. No, lo corresse Harry. “Si vede che sapeva che saresti tornato”.
In questo breve scambio di battute tra Ron ed Harry, che avviene nel capitolo conclusivo Harry Potter e I Doni della Morte, Harry pronuncia una frase davvero simbolica. Accade quando Ron, in preda alla gelosia e alla rabbia, decide di abbandonare per un attimo i suoi amici che invece decidono di proseguire il cammino per trovare l’Horcrux. Pentito, subito dopo, si mette sulle tracce dei propri amici e riesce a trovarli accendendo una piccola torcia che Silente gli aveva donato prima di morire. Si tratta di una bella metafora che fa comprendere come, malgrado le incomprensioni e gli allontanamenti, la vera amicizia resiste e anzi trova sempre la forza per recuperare quello che è rimasto in sospeso.
Io? Furbizia e tanti libri. Ci sono cose più importanti: amicizia e… coraggio.
Questa citazione, tratta da un breve dialogo che Harry scambia con Hermione all’interno de La Pietra Filosofale, l’amica riconosce che la sua bravura nell’arte della magia è data solamente dal tanto studio, ma che il vero mago è quello che ha coraggio e che sa essere leale verso gli amici. In questo caso sta ovviamente parlando di Harry Potter. Riconoscendo ad Harry queste doti Hermione ha voluto ribadire come la magia non sia nulla se non è supportata da valori profondi e sani, così come nella vita reale: non serve a niente essere capaci in qualcosa se poi non si è in grado di provare sentimenti nobili come l’amicizia.
Citazioni di Harry Potter sull’amore
Un altro sentimento importante presente nei libri di Harry Potter è sicuramente quello dell’amore. Non scordiamoci che i personaggi sono anche degli adolescenti e iniziano a confrontarsi con questo sentimento e con le sue conseguenze. Vediamo le più belle citazioni di Harry Potter sul sentimento dell’amore:
Lei era l’unica cosa davvero reale in questo Mondo.
Con questa frase Harry si riferisce al suo grande amore: Ginny Weasley, che è anche la sorella del suo migliore amico. Si tratta di una vera e propria dichiarazione dei sentimenti che Harry prova per Ginny ed effettivamente è molto poetica. In un mondo dove tutto è magia, come quello di Hogwarts, l’unico sentimento a consentire ad Harry di mantenere un contatto con la realtà è quello dell’amore. Si tratta di un momento importante perché fa capire la vulnerabilità e il forte desiderio di normalità provato dal personaggio.
Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre, anche quando la persona che ci ha amato non c’è più. È una cosa che ci resta dentro, nella pelle.
Si tratta di una delle citazioni più belle presenti all’interno del libro, in realtà non la pronuncia un personaggio specifico, ma si riferisce alla condizione di prescelto (suo malgrado) vissuta da Harry Potter e forse proprio in questo pensiero si racchiude la sorte del suo personaggio. Si riferisce alla spiegazione del perché Harry sia riuscito a scampare alla tragica notte in cui Lord Voldemort ha ucciso i suoi genitori, Lily e James Potter. Si tratta di una frase che fa capire la potenza dell’amore che un genitore è in grado di provare per il proprio bambino, un amore talmente grande in grado di creare uno scudo che protegge il bambino dalle avversità della vita. Qualcosa che lascia addosso un marchio anche quando chi ha amato non c’è più.
È impossibile creare o imitare l’Amore.
In questa breve citazione, tratta da I Doni della Morte, Harry riceve una lezione importante dal Prof. di pozioni: Horace Lumacorno. La lezione che poi farà sua è sull’amore: i sentimenti, soprattutto quello più potente di tutti, l’amore, non possono essere replicati né creati dal niente. Quindi non si può fingere di amare né farsi amare da chi non prova questo sentimento, perché non potrà mai fingerlo né quindi sarà in grado di provarlo. La frase spinge quindi Harry a riflettere su quanto anche la magia alla fine abbia dei limiti e questi limiti sono rappresentati dai sentimenti umani.
Quelli che ci amano non ci lasciano mai veramente. Puoi sempre trovarli. Qui dentro.
Si tratta di una frase molto bella che viene pronunciata da Sirius Black a Harry Potter, ne Il prigioniero di Azkaban. Il tema dell’amore e della morte si mescola spesso nella saga, soprattutto per spiegare le vicende che riguardano la sorte del protagonista. In questo caso la frase viene pronunciata dal padrino di Harry Potter per infondergli coraggio in un momento in cui si sente arreso e soprattutto solo. La frase allude al concetto di fondo che l’amore supera ogni cosa, soprattutto la morte e quindi, chi ci ha amati e chi abbiamo amato intensamente non ci abbandonano mai.
Non mi sono mai veramente arresa con te
In questa frase, tratta da Il principe Mezzosangue, Ginny Weasley si rivolge a Harry Potter. Non essendoci mai una vera e propria dichiarazione d’amore tra i due all’interno dei libri, i fan considerano questa frase come una esplicita dichiarazione del legame d’amore che lega i due personaggi. La frase prelude a un momento intimo e delicato tra i due e in qualche modo ricorda anche ai lettori che chi ama veramente non si arrende mai, ma al contrario aspetta con tenacia e pazienza, che le cose possano migliorare, trovando nel sentimento d’amore la forza per andare avanti.
Frasi divertenti prese dalla saga di Harry Potter
Harry Potter è anche un libro in grado di far divertire tantissimo i suoi lettori. Sono infatti tanti i momenti divertenti e le citazioni esilaranti che sono in grado di strappare un sorriso:
“Mi domando perché ogni volta che succede qualcosa ci siete sempre di mezzo voi tre”. “Mi creda professoressa, mi chiedo la stessa cosa da sei anni”.
La citazione, tratta da I doni della Morte, è una delle più divertenti. La prof.ssa McGranitt si rivolge a tutti e tre, Harry, Ron ed Hermione, dopo uno spiacevole episodio. E pronta arriva la risposta di Ron che in realtà fa capire come in mezzo a quei guai non vorrebbe finirci nemmeno lui! Ron è sicuramente uno dei personaggi più divertenti di tutta la saga, pur essendo un gran fifone non esita però mai ad aiutare i propri amici. Inoltre, la frase lascia intendere anche quanti anni siano passati dal primo capitolo di Harry Potter e quanta strada abbiano fatto i tre maghetti…
Non vado in cerca di guai. Di solito sono i guai che trovano me.
La frase è tratta dal terzo capitolo della saga, quello de Il prigioniero di Azkaban. Si tratta di una delle frasi più sarcastiche e divertenti che Harry Potter pronuncia e che in qualche modo allude alla rassegnazione provata dal personaggio riguardo alle disavventure che continuamente gli capitano. In questo caso, Harry risponde ad Hermione la quale si preoccupa del fatto che Sirius Black (che all’inizio del libro sembra essergli ostile) sia evaso di prigione e stia andando a cercarlo. L’amica gli suggerisce di stare attento a non farsi trovare ed Harry, in tono scherzoso, osserva come in verità non faccia niente per cacciarsi nei guai, ma come al contrario finisca inevitabilmente nei pasticci!
Quella bacchetta ha procurato più guai di quel che vale. E sinceramente ho passato abbastanza guai per una vita intera!
La frase viene pronunciata sempre da Harry Potter nell’ultimo capitolo della saga: Harry Potter e I doni della Morte. La bacchetta a cui Harry si riferisce è la mitica bacchetta di sambuco, la bacchetta più potente che sia mai stata realizzata. A causa dell’illimitato potere che ne deriverebbe, la bacchetta viene bramata da Lord Voldemort che tuttavia, non riesce a domarla in quanto essa risponde solo al suo legittimo proprietario. Dopo rocambolesche vicissitudini, il legittimo proprietario sarebbe proprio Harry Potter il quale, tuttavia, vorrebbe declinare volentieri la paternità della bacchetta. Tuttavia è impossibile ed Harry questo lo sa bene, poiché conosce perfettamente le regole del mondo a cui appartiene e soprattutto comprende che non può sfuggire alle sue responsabilità.
Solo perché tu possiedi la varietà di emozioni di un cucchiaino non significa che siamo tutti così!
La battuta acida, ma divertente, viene pronunciata da Hermione ed è rivolta a Ron, ne L’Ordine della Fenice. Hermione canzona Ron che sostiene come sia impossibile provare tante emozioni tutte insieme. Si tratta naturalmente di un battibecco, uno dei tanti, che Ron ed Hermione hanno durante tutto il corso della loro amicizia e che in qualche modo gioca molto sui ruoli e i rapporti uomo donna e sulla diversa percezione emotiva che le donne hanno rispetto agli uomini.
“Ehi Hermione, Tu sei una donna”. “Però, che occhio…”.
Ancora una volta questa divertente battuta viene pronunciata durante un dialogo tra Ron ed Hermione, ne Il Calice di Fuoco. Al momento di invitare le ragazze al ballo organizzato da Hogwarts, a cui parteciperanno anche le scuole ospitate presso Hogwarts, Ron si rende conto che lui è rimasto senza una dama e allora goffamente rivolge il suo invito ad Hermione. Come ovvio che sia, il risultato sarà tragico… Tuttavia fa molto sorridere il tentativo maldestro di Ron di chiedere all’amica di sempre di andare al ballo con lui, si tratta ovviamente di una schermaglia, una delle tante che prelude al sentimento reale che legherà i due personaggi sul finale della saga.
Frasi magiche di Harry Potter: citazioni famose sulla magia
La straordinarietà della saga di Harry Potter tuttavia risiede anche nella presenza di formule magiche che i personaggi pronunciano per tutto il tempo e che sono volti a far accadere le cose oppure per sciogliere incantesimi. Vediamo i più importanti:
Wingardium Leviosa
Si tratta del primo incantesimo insegnato alla scuola di magia, una sorta di incantesimo base che tutti gli aspiranti maghetti devono conoscere per imparare a usare bene la magia. Si tratta di un incantesimo che consente agli oggetti di lievitare. Attenzione però: perché funzioni occorre pronunciare correttamente la frase e Ron lo sa bene…! Celebre è infatti il dialogo, uno tra i primi, in cui Hermione corregge la pronuncia di Ron: “Si dice Leviosa, non Leviosà”.
Incanto Patronus
Si tratta di uno degli incantesimi più potenti di tutti perché dà vita a un Patronus e cioè una sorta di protezione tangibile in un momento di grande difficoltà. Il Patronus prende vita dal ricordo dei momenti felici del mago che la pronuncia e assume una forma specifica per ogni mago. Tuttavia può variare forma nel corso della vita, poiché si arricchisce delle esperienze di vita e può anche assumere la forma di quello della persona amata. Celebre è la forma del Patronus del prof. Piton che assume le sembianze di una cerva, come quello della madre di Harry Potter di cui Piton è da sempre innamorato.
Avada Kedavra
Si tratta della prima anche della più terribile delle Maledizioni senza perdono. Si tratta di una maledizione e non di un incantesimo benefico, perché è volto ad uccidere la persona contro la quale viene scagliata. Si tratta di una maledizione appartenente alla Magia nera, di cui Voldemort è il principale seguace. Molti sono infatti coloro che sono stati uccisi dal signore oscuro mediante questa maledizione, tra le sue vittime più famose ci sono proprio i genitori di Harry Potter. Quella maledizione, scagliata contro di loro per ucciderli rimbalzò e lasciò un segno indelebile sulla fronte di Harry Potter: la cicatrice a forma di fulmine.
Crucio
Si tratta della seconda maledizione senza perdono, volta a infliggere sofferenza fisica e a torturare colui che la riceve. Durante il capitolo L’Ordine della Fenice si capisce che la maledizione sia stata usata contro tutti coloro che appartenevano all’ordine, creato per sconfiggere i seguaci di Voldemort e smantellare il suo piano oscuro di potere. Tra le vittime della maledizione ci sono i genitori di Neville Paciock, uno dei più grandi amici di Harry Potter.
Imperio
L’ultima delle tre Maledizioni senza perdono è proprio questa che permette di comandare chi la riceve. Questa maledizione quindi comanda la volontà della vittima che può arrivare a compiere atti terribili contro la sua volontà. Chi la riceve può arrivare anche ad uccidere senza rendersene conto e senza aver compreso quello che ha fatto. Si tratta di una maledizione terribile a cui non è impossibile sfuggire.